lunedì 15 ottobre 2012

 

L' alba della vita

Sul nostro pianeta esistono milioni di specie animali e vegetali, ed è sconvolgente l'idea che questa moltitudine di esseri viventi che sembrano venire da mondi diversi abbiano in realtà antenati comuni.

 


Le primissime tracce di vita animale si possono trovare in Gran Bretagna, nella Foresta di Charnwood, dove sono situate le più antiche roccie del mondo, risalenti a 600 milioni di anni fa.
In questa zona gli scienziati ritrovarono infatti dei fossili di un organismo chiamato Charnia, nome tratto appunto dalla stessa foresta. Questo organismo ormai estinto, appartiene ad un'epoca di circa 560 milioni di anni fa. 
Fossile di Charnia
Non si hanno notizie certe su questo organismo, dagli elementi che abbiamo non si può nemmeno classificare come vegetale o animale. La cosa certa è che si tratta di un essere vivente, che abitava i fondali marini.
Stiamo parlando però di un essere vivente relativamente recente, dato che i primi organismi monocellulari sono comparsi sulla terra già 2,3 miliardi di anni fa, una fase in cui la terra era un posto molto diverso da come la vediamo oggi, molto più ostile, molto più povero di vita. La rotazione terrestre era molto accelerata, ed era in atto un'intensissima attività sismica e vulcanica. Alcuni scienziati sostengono una tesi secondo cui durante il proterozoico ci sia stato un drastico abbassamento della temperatura che ha portato ad una lunga glaciazione. Questa glaciazione avrebbe "selezionato" gli organismi più capaci di adattarsi permettendo loro evolversi. Questa teoria è chiamata "terra a palla di neve", ma non esistono prove certe dell'esistenza dei batteri, se non il ritrovamento di fossili derivati dalla glaciazione.
Successivamente a questo periodo ci fu un'era di grande attività vulcanica che sciolse i ghiacci e li riversò negli oceani, e successivamente le rocce vulcaniche resero fertili i terreni e diedero possibilità agli organismi fotosintetici di svilupparsi sulla terra. Ciò provocò la dispersione, grazie a questi ultimi, di grandi quantità di ossigeno nell'atmosfera, che permise agli organismi monocellulari animali di diventare più complessi e strutturati e successivamente di uscire fuori dall'acqua.
Grazie a queste nuove condizioni per i 20 milioni di anni successivi le specie animali ebbero la possibilità di crescere in quantità dimensioni e complessità.
Dickinsonia 

Ad'esempio uno dei primi animali di cui abbiamo conoscenza è la Dickinsonia, la quale avendo sviluppato una buona mobilità, che le permetteva di strisciare sul fondale nutrendosi di materiale organico presente.
Oppure la Kimberella, considerato un antenato degli odierni molluschi, era in grado di procurarsi il nutrimento per mezzo di una proboscide. 
 
L'importante caratteristica di queste creature è la mobilità. Esse infatti avevano l'enorme vantaggio del potersi spostare per cercare nuove risorse per vivere, e al contempo si potevano difendere dai primordiali predatori.
Un altro importante sviluppo di queste creature fu la possibilità di riprudursi sessualmente, attraverso uno scambio diretti di geni. Ciò fu enormemente importante dal punto di vista evolutivo perchè permise una grande accelerazione dei tempi di adattamento.
Nel corso del tempo l'evoluzione continuò portando gli animali a sviluppare le loro dimensioni e le loro "armi" come tentacoli, denti, aculei, ecc.. Ciò determino quindi i primi predatori e le prime prede, le quali naturalmente svilupparono a loro volta ingegnosi meccanismi di difesa.
Uno degli esempi più diffusi di predatore fu il "Gamberetto strano" che raggiungeva dimensioni che superavano il metro di lunghezza.Nel corso degli anni, gli animali cominciarono ad affacciarsi sulle coste e diventare anfibi, cioè capaci di vivere sia in acqua sia sulla terra ferma, ma comunque ostacolati dall'incapacità di respirare all'aria aperta. Uno dei primi animali che riuscì a risolvere il problema della respirazione fu l'Aishea, che la praticava attraverso svariati fori posti lungo i fianchi.
La Pikaia è il nostro principale antenato, perchè fu il primo conosciuto a possedere una spina dorsale. Grazie a questo si svilupparono poi anche i pesci, e successivamente i mammiferi.

Pikaia